Articolo di Angelo Baglio. 08 GENNAIO 2025

Le Zone Economiche Speciali (ZES) rappresentano un’opportunità straordinaria per il rilancio del sud Italia, grazie a un piano strategico che punta a consolidare i risultati già ottenuti nelle prime fasi di finanziamento. Il governo Meloni, con il recente via libera della Corte dei Conti, ha predisposto una “terapia d’urto” destinata a trasformare il sud in un motore di crescita economica e sociale per tutto il Paese.

Le ZES hanno già dimostrato la loro efficacia, generando risultati eclatanti nella prima fase di attuazione. Ora, con l’introduzione di un commissario unico e l’individuazione di nove filiere produttive strategiche, l’obiettivo è amplificare l’impatto positivo e attrarre ulteriori investimenti. Questo intervento mira non solo a creare occupazione e ridurre il precariato cronico, ma anche ad aumentare il reddito pro capite, migliorando la qualità della vita di tutti i cittadini.

La sfida per il sud è enorme, ma altrettanto grande è l’opportunità. Per la prima volta, coloro che dichiarano di voler agire per il bene comune hanno uno strumento concreto per dimostrare il loro impegno. I nuovi incentivi e le misure semplificate rappresentano un’occasione irripetibile per tutti: imprenditori, amministratori locali e lavoratori. È il momento di mettere da parte l’immobilismo e agire con coraggio, facendo scelte politiche e industriali audaci e condivise.

La parola d’ordine deve essere “coinvolgere tutti per il bene di tutti.” Il progresso economico non è un obiettivo individuale, ma un progetto collettivo che richiede la partecipazione di ogni cittadino. Ogni impresa, ogni professionista, ogni lavoratore può contribuire alla costruzione di quella che può essere definita una vera e propria “grande muraglia del progresso economico e sociale.”

Le ZES non sono solo uno strumento economico: rappresentano un’opportunità storica per riscrivere il destino del sud Italia, trasformandolo da area spesso considerata problematica a esempio virtuoso di sviluppo. È un “treno unico” che passa, e chiunque voglia davvero lavorare per un futuro migliore non può permettersi di perderlo.

In questa fase di crescita economica nazionale, il sud ha finalmente la possibilità di colmare il divario storico con il resto del Paese. Le Zone Economiche Speciali sono la direzione giusta, e tutti, dal settore pubblico al privato, devono salire a bordo. Con una visione chiara, coraggio politico e un coinvolgimento collettivo, il sogno di un sud prospero e dinamico può diventare realtà.

Il messaggio è chiaro: credere nelle potenzialità delle ZES significa credere in un’Italia migliore. Non ci sono più scuse per rinviare; è tempo di agire per il bene di tutti, costruendo un futuro di progresso e giustizia sociale.

Angelo Baglio APS Luigi Sturzo

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte: sturzocaltanissetta@gmail.com

Riproduzione riservata

Commenta e Condividi