Sturzo Notizie – Blog

 

Questo Blog dell’Associazione vuole perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Fa riferimento ad un universo valoriale comune rappresentato dalla Costituzione italiana e dall’ispirazione cristiana, approfonditi alla luce del pensiero Sturziano. Questo Blog dell’Associazione è indipendente da ogni partito politico e si prefigge di essere coscienza critica e fermento culturale. Si propone inoltre di: contribuire alla moralizzazione della vita politica; educare alla partecipazione responsabile e alla ricerca del bene comune; stimolare il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione.
(estratto dall’art.2 dello Statuto Sociale).

CALTANISSETTA: IN ARRIVO UNA STELE COMMEMORATIVA PER DON LUIGI STURZO

CALTANISSETTA: IN ARRIVO UNA STELE COMMEMORATIVA PER DON LUIGI STURZO

L’Associazione Don Luigi Sturzo di Caltanissetta è impegnata nella realizzazione di un’importante stele commemorativa, destinata a impreziosire la piazzetta Don Luigi Sturzo, situata in fondo a via Kennedy, in un’area verde attualmente in stato di semiabbandono.
Questa iniziativa ha un duplice obiettivo: da un lato, riqualificare uno spazio urbano, restituendolo alla cittadinanza in maniera decorosa e fruibile; dall’altro, trasmettere un forte messaggio morale, ispirato agli ideali di Don Luigi Sturzo, figura di spicco della politica e della filosofia italiana, nonché fondatore del Partito Popolare Italiano.
Il Significato della Stele: Un Monito per la Città
L’elemento centrale della stele sarà la storica frase che sintetizza il pensiero e l’azione di Don Luigi Sturzo:
“SERVIRE, NON SERVIRSI”.
Un messaggio chiaro e potente, che invita alla moralità nella vita pubblica e al senso del dovere verso la comunità. Alla base della stele verranno collocati tre cubi in pietra, ciascuno dei quali riporterà una delle “Tre Male Bestie” denunciate da Don Luigi Sturzo:
Lo Statalismo,
La Partitocrazia,
L’abuso del denaro pubblico.
Questi tre mali, secondo il sacerdote siciliano, hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi un pericolo per il bene comune, soffocando lo sviluppo della società e ostacolando una politica realmente al servizio del cittadino.
Un Progetto Vincente: 6.000 Euro dal Bilancio Partecipato
L’opera sarà realizzata grazie a un finanziamento di 6.000 euro, ottenuto dall’Associazione Don Luigi Sturzo attraverso un concorso indetto dal Comune di Caltanissetta e finanziato tramite il bilancio partecipato.
Attualmente sono in corso i lavori preparatori per la sistemazione dell’aiuola giardino, che ospiterà la stele. Una volta ultimati, l’opera verrà inaugurata ufficialmente alla presenza delle autorità locali. L’evento è previsto nel prossimo autunno.
L’Associazione Don Luigi Sturzo: Un Faro di Moralità e Cultura
L’iniziativa è promossa e guidata con grande impegno dall’Associazione Don Luigi Sturzo di Caltanissetta, presieduta dal Dott. Stefano Vitello, primario di oncologia presso l’ospedale Sant’Elia.
L’Associazione svolge un ruolo di primo piano nella promozione culturale e politica, ispirandosi agli ideali di Sturzo per diffondere etica e responsabilità nella vita pubblica.
Parallelamente, l’Associazione è impegnata anche nella valorizzazione della figura del compianto Mons. Campione, vicario generale della diocesi di Caltanissetta per decenni. Per onorarne la memoria, sta organizzando un concorso dedicato alla sua prestigiosa opera.
Un Tributo Dovuto a un Grande Uomo
Con la stele di Don Luigi Sturzo, Caltanissetta si appresta a rendere omaggio a un uomo che ha segnato la storia dell’Italia democratica, lasciando un’eredità di valori ancora attualissimi.
Quest’opera non sarà solo un monumento, ma un simbolo di giustizia, trasparenza e servizio alla comunità, un invito per le nuove generazioni a costruire un futuro migliore, nel segno della moralità e del bene comune.

L’ASSOCIAZIONE STURZO IN MEMORIA DI MONS. CAMPIONE

L’”ASSOCAZIONE LUIGI STURZO” di Caltanissetta in memoria di
Mons. Campione, sacerdote sempre fedele a Dio e al servizio della
comunità, ha indetto un concorso triennale diretto alle scuole , con lo
scopo di far meglio conoscere alle giovani generazioni le esemplari
testimonianze di coloro che hanno speso la loro vita per il Bene comune .
E attraverso queste testimonianze sollecitare il rispetto della dignità
dell’uomo e delle regole democratiche, radice della pacifica convivenza
civica.
Le figure che saranno presentate nel corso del triennio sono: Padre Pino
Puglisi, Rosario Livatino, Luigi Sturzo.
Nell’anno in corso ci si soffermerà sulla prima di queste figure.
L’iniziativa curata da Fabio Venezia e Stefano Vitello, rispettivamente
Vice-presidente e Presidente dell’Associazione, ha visto una serie di
incontri con i docenti e gli alunni della 4° e 5° elementare dell’ istituto
elementare individuato per la sua realizzare ,la “Lombardo Radice” di
Caltanissetta , e la consegna di un video ,con format adeguato alla fascia
d’età interessata, che sarà proiettato dai docenti nelle singole classi.
Seguirà l’elaborazione di un componimento da parte degli alunni. Una
giuria, costituita dalla prof. Paola Loredana Matraxia , dirigente scolastico
della “Lombardo Radice”, dal magistrato Giovanbattista Tona e da padre
Vicente Genova ,parroco della “Regina Pacis”, individuerà i 2 svolgimenti
più significativi .
Gli elaborati individuati saranno premiati pubblicamente a Maggio nel
corso di una manifestazione , alla presenza delle autorità, e riceveranno
un premio in denaro che sarà donato alla scuola.
Fabio Venezia e Stefano Vitello

L’Ingv e le geoscienze a sostegno della società          a cura di Giovanna Lucia Piangiamore.

L’Ingv e le geoscienze a sostegno della società a cura di Giovanna Lucia Piangiamore.

Il Presidente Carlo Doglioni a tutto tondo sulle attività dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dai cambiamenti climatici all’immigrazione, dalla prevenzione dei rischi naturali all’intelligenza artificiale.

a cura di Giovanna Lucia Piangiamore

L ’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è il più grande ente europeo di ricerca in geofisica, vulcanologia, sismologia, geodinamica, geologia strutturale, telerilevamento, monitoraggio geochimico, tsunami, geomagnetismo, ambiente, dinamica climatologia e ricerche antartiche, spaziando su tutti gli aspetti che riguardano il sistema Terra. Di seguito una conversazione con il Presidente dell’Istituto, Prof. Carlo Doglioni, sui temi globali e il contesto italiano con un focus specifico sulle competenze multidisciplinari e il ruolo dell’Ingv nella gestione di tali problematiche.

L’Unione internazionale di scienze geologiche (iUGS) ha respinto la proposta di includere l’Antropocene come unità formale nella scala temporale geologica, pur riconoscendo l’impatto profondo dell’uomo sul pianeta. Prof. Doglioni, qual è l’importanza scientifica e culturale di continuare a discutere di Antropocene? Può aiutarci a prendere decisioni più consapevoli per il futuro della Terra?

“Che sia approvato o meno dalla commissione che formalizza ere ed epoche geologiche, l’Antropocene è un dato di fatto. Viviamo un istante: cosa sono pochi decenni rispetto ai 4,6 miliardi di anni della Terra? L’uomo ha alterato la composizione dell’atmosfera al punto di modificare il clima, aumentando la temperatura media e provocando eventi sempre più estremi e Carlo Doglioni Presidente INGV frequenti. La crescita demografica esplosiva, se confrontata con la storia della vita sulla Terra, in genere prelude all’estinzione di una specie che si sviluppa in modo troppo rapido. L’aumento della popolazione richiede più risorse idriche, alimentari ed energetiche e il riscaldamento climatico porta alla migrazione degli ambienti e degli ecosistemi, all’allargamento delle aree desertificate e aggrava la sesta estinzione di massa in atto. L’innalzamento del livello del mare e la maggiore evaporazione dell’acqua degli oceani aumenta il vapore acqueo in atmosfera provocando precipitazioni e uragani più forti. Per tutelare la nostra sopravvivenza urgono azioni per contenere il fenomeno inarrestabile in corso: se smettessimo oggi di introdurre in atmosfera CO2 antropogenica, che è circa quaranta volte quella naturale, i valori di CO2 ritornerebbero a quelli pre-industriali in centinaia di anni. La Terra continuerà a girare e dell’uomo non rimarrà che uno strato geologico come ce ne sono migliaia, e nel corso dei prossimi millenni il clima riprenderà la sua evoluzione indipendentemente dall’essere umano, così intelligente e così stupido”.

L’attività umana ha trasformato radicalmente il paesaggio terrestre in pochi millenni. L’arretramento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello del mare sono tra le conseguenze più allarmanti dei cambiamenti climatici e minacciano le città costiere e il nostro inestimabile patrimonio culturale. Come preparaci a questo scenario e prevenire l’immigrazione forzata? Quali sono, secondo lei, le sfide scientifiche e politiche più urgenti per garantire la resilienza in un clima sempre più caldo?

“Dati recenti sulla velocità di scioglimento della calotta glaciale groenlandese ne ipotizzano la scomparsa in tempi molto rapidi, forse meno di un secolo, con un conseguente innalzamento del livello dei mari di oltre sei metri: uno sconvolgimento globale per i grandi insediamenti sulle coste. In natura, come nei fenomeni socio-economici, sono i gradienti che generano energia: che siano di pressione, temperatura, elettrochimici, demografici, economici o sociali. I gradienti di pressione tra placche litosferiche determinano i terremoti, quelli demografici ed economici controllano le migrazioni dall’Africa all’Europa. Dobbiamo conoscere meglio i gradienti ed esserne consapevoli, visto che sono difficilmente governabili”.

Crede che la ‘migrazione verticale’ verso aree montane e collinari possa favorire il processo di transizione ecologica del nostro Paese? Quali misure per rendere i borghi più sicuri dal punto di vista sismico e idrogeologico e al contempo adatti alla vita contemporanea, anche sotto il profilo tecnologico e digitale?

“In Italia, e più precisamente lungo la dorsale appenninica, vi è una pericolosità sismica importante, la maggiore del territorio nazionale, proprio dove i servizi sociali come istruzione, sanità e collegamenti per la mobilità sono inferiori rispetto alle aree più urbanizzate ad altitudine inferiore. Questa disparità può essere parzialmente colmata solo con investimenti strutturali significativi nelle aree interne, dove la qualità della vita può essere certamente più alta, e aiutata significativamente dal nuovo mondo digitale, ma serve una rivoluzione culturale e organizzativa, affinché ripopolare i borghi diventi un’opportunità importante per mitigare l’evoluzione in corso e si inizi un’adeguata azione di prevenzione sismica”.

L’Ingv gioca un ruolo cruciale di supporto alla Protezione Civile attraverso il monitoraggio costante di fenomeni sismici e vulcanici. Cosa motiva il suo team di scienziati nella prevenzione e mitigazione dei rischi naturali. Quanto la collaborazione tra enti di ricerca, università e politiche coerenti può fare la differenza nella riduzione dei rischi e nella gestione degli eventi estremi?

“Il personale dell’Ingv è orgoglioso del proprio compito istituzionale che, oltre a svolgere ricerca d’avanguardia nel campo delle geoscienze, opera come struttura operativa del Sistema nazionale di Protezione Civile, tramite monitoraggi e sorveglianza sismica, vulcanica, da maremoto e di meteorologia spaziale, tra le tante attività in corso nei suoi tre dipartimenti: terremoti, vulcani e ambiente. Operiamo con piena dedizione nelle fasi emergenziali, ma anche e soprattutto nei periodi di pace, per contribuire a fare buona e utile prevenzione, per conoscere come funziona la Terra ed essere sempre più preparati agli eventi estremi, che siano sismici, vulcanici o climatici, per dare agli ingegneri sismici i valori più corretti di scuotimento sismico nelle aree epicentrali future per l’adeguamento sismico dell’edificato nazionale. Inoltre, l’INGV è impegnato nelle tematiche ambientali e per il reperimento di risorse energetiche (geotermia, materie prime). Propongo il motto dall’acronimo Vale: vale la pena di investire nello studio dei gradienti per renderci conto di quanto sia importante il rapporto tra noi e la Terra. Dobbiamo difendere dai rischi naturali (che siano terremoti, eruzioni o frane) la Vita e le nostre Abitazioni (quando avviene un forte evento sismico le popolazioni sono spesso sfollate anche per 10-15 anni), per non perdere la Libertà e le radici storiche e culturali e perché si sfilaccia il tessuto Economico. Bisogna capire che investire nello studio del nostro pianeta è e sarà anche un grande risparmio economico, oltre che una sicura crescita culturale e sociale”.

Il rapporto tra tecnologia, prevenzione e benessere è cruciale nella gestione delle emergenze naturali. Come possono le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale per analisi predittiva, sensori IoT per rilevazioni in tempo reale e reti 5G integrate con droni prevenire future catastrofi?

“La tecnologia avanzata è figlia di conoscenze di base fondamentali, così come molte applicazioni sono frutto di necessità di crescita socio-economica. La prevenzione dai rischi naturali è ancora più efficace e importante della loro previsione, perché preparare le nostre case agli eventi futuri, non solo ci salva la vita, ma ci fa risparmiare i costi della ricostruzione e i costi indiretti (tempi di non utilizzo, mancanza di gettito fiscale, ecc.), che possono essere anche cinque volte le risorse finanziarie necessarie a riparare i danni di un terremoto. Ciò nonostante, la previsione dei terremoti, così come degli altri eventi estremi come eruzioni e alluvioni, rimane un obiettivo strategico e scientifico di primaria importanza. L’intelligenza artificiale, associata ai dati storici e geologici raccolti nei decenni, ci porterà ad avere previsioni basate su vincoli statistici sempre più efficaci, è solo questione di tempo”.

Fonte: Rivista Riflesso in transition INGVifRiflesso_In_Transition_INGV lesso_In_Transition_INGV

GRAZIE FABIO DA TUTTI I SOCI STURZIANI

GRAZIE FABIO DA TUTTI I SOCI STURZIANI Cari soci,oggi sento il dovere e il piacere di esprimere un ringraziamento speciale a Fabio Venezia per il prezioso contributo che ha dato alla nostra associazione. Fabio ha lavorato con impegno e dedizione, trasformando il...